Halflife – biotecnologie… illuminanti!

Halflife (trad. emivita) è una lampada bioluminescente da materiali geneticamente modificati che è stata creata lo scorso anno dall’artista Joris Laarman con la collaborazione della facoltà di rigenerazione tissutale dell’Università di Twente nei Paesi Bassi.
Laarman è un artista proiettato nel futuro, che nel suo “Lab” produce opere dal design organico, scientista, ispirato dalla tecnologia e dalla natura allo stesso tempo, per una composizione al confine tra arte e tecnica, con risultati sempre sorprendenti
Nel caso di Halflife ha utilizzato una linea cellulare CHO che brilla nel buio in presenza dell’enzima luciferasi di lucciola, la quale causa l’ossidazione della luciferina (un pigmento) attraverso il coinvolgimento di una molecola di adenosintrifosfato (ATP).

“La lampada reagisce sull’onda imminente delle biotecnologie e delle sue conseguenze etiche intrinseche. Si rivolge al crepuscolo tra un utopia inesauribile innocua, la paura di un mostro di Frankenstein e la nostra idea spesso romanzata sulla natura che colora la nostra morale. Per questa lampada nessun animale ha sofferto, in linea di principio non ha bisogno di elettricità per generare luce ed è biodegradabile. Con il giusto orientamento etico delle biotecnologie si potrebbe rivoluzionare il nostro modo di produrre le cose, sfruttando la bellezza e l’efficienza della crescita biologica.”

link: in vitro – Joris Laarman Lab

2 thoughts on “Halflife – biotecnologie… illuminanti!

  1. Ciao, devo proprio dire che fa un certo effetto l’idea di bios applicato a ciò che è inanimato per definizione, ma bisogna aprire la mente e sicuramente c’è la necessità di trovare nuove risorse pulite e riassorbibili (dall’ambiente). Se si va avanti così Mad Max sarà una realtà?
    Io ciancio sciocchezze… Buona giornata

  2. giosafat ha detto:

    Il progresso in questo senso va avanti ormai da sè, anche se i media non ne parlano un granché (affari troppo complicati per darli in pasto gente che è stata abituata a pane e GF).
    Ma come dice Laarman:«Con il giusto orientamento etico delle biotecnologie si potrebbe rivoluzionare il nostro modo di produrre le cose, sfruttando la bellezza e l’efficienza della crescita biologica».
    Forse sarebbe il caso di prestare un po’ più d’attenzione su questi temi.. Perché a dire il vero se ne sentono già di discorsi alla Mad Max.. forse anche peggiori…

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